La Siria vive una realtà tragicamente unica: alle distruzioni e all’impoverimento della guerra ecco aggiungersi le macerie di un terremoto potentissimo, nell’inverno forse peggiore degli ultimi anni, fra povertà diffusa, freddo, penuria di cibo e combustibile. Sotto la pioggia, con scarsi mezzi, i soccorritori cercano sopravvissuti. Suor Arcangela, italiana, da molti anni lavora all’ospedale St Louis di Aleppo: «Siamo in piena confusione, feriti e morti che ci arrivano al pronto soccorso… La parte vecchia dell’ospedale è un po’ danneggiata ma in piedi. Qui manca tutto e fa freddo. E i palazzi continuano a crollare». In quell’ospedale era stato curato Mahmoud,...