Il contributo di Marco Cappato Il motto della campagna – «Liberi fino alla fine», non «Finalmente liberi» – non punta certo a proporre la morte come liberazione da guai passeggeri della vita, ma a stabilire il diritto della persona affetta da sofferenza insopportabile ed irreversibile di esercitare la propria libertà di scelta fino alla fine della propria vita, eventualmente anche nel farsi aiutare da un medico a porre fine alla propria esistenza. Essendo il referendum solo abrogativo abbiamo potuto soltanto proporre la cancellazione del reato che condannerebbe fino a 15 anni di carcere il medico che facesse in Italia ciò...