Si vocifera che il prossimo 20 giugno o giù di lì Camera e Senato voteranno per quattro dei sette nuovi consiglieri di amministrazione della Rai. Ciò avverrebbe in base alla legge n.220 del 2015 voluta intensamente da Matteo Renzi, che sovvertì quarant’anni di giurisprudenza costituzionale riportando il controllo dell’azienda sotto l’egida dell’esecutivo e ridimensionò il ruolo del consiglio. Mentre fu lasciata al governo la facoltà di designare due componenti, tra i quali l’amministratore delegato dotato di super poteri e, di fatto, la stessa presidenza. Si tratta di un piccolo esempio di banalità del male. Infatti, nel frattempo, è stato varato...