Sudan Call, la coalizione che raggruppa 22 partiti dell’opposizione sudanese, accusa l’ala islamista dell’esercito di aver inscenato il golpe che si è consumato giovedì con l’arresto del presidente Omar al Bashir solo per riprodurre il vecchio sistema di potere. I militari del Consiglio guidato dal generale Omar Zain al Abdin hanno «ignorato completamente le forze che hanno guidato la rivoluzione», lamenta tra l’altro il responsabile Esteri della coalizione Yasir Arman.

Una netta presa di posizione, analoga a quella dell’Associazione dei professionisti sudanesi (Spa) che ha guidato le proteste degli ultimi mesi e da giovedì – giorno della gioia per la fine del trentennale potere di Bashir e della delusione per l’insediamento della giunta militare – invita i sudanesi a portare avanti il presidio che dal 6 aprile cinge d’assedio la sede delle Forze armate a Khartoum.