Chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno dice che al termine di due mezze giornate di confronto «franco», ieri pomeriggio la maggioranza ha raggiunto una mediazione su buona parte delle questioni aperte relative alla riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario. Compresa quella delicata delle cosiddette «porte girevoli», cioè il ritorno – o meno – nelle loro funzioni delle toghe che hanno scelto la politica o la diretta collaborazione con i ministri. Ritorno che è garantito dalla Costituzione («Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto a conservare il suo posto di lavoro», articolo 51) ma che per un magistrato...