Alcuni dei nodi politici che coinvolgono l’azione del governo arrivano al pettine nel corso di questa settimana. Arrivano in aula domani e dopodomani a Montecitorio le mozioni di sfiducia presentate rispettivamente contro Daniela Santanché (primo firmatario Francesco Silvestri, capogruppo M5S) e Matteo Salvini (quest’ultima porta anche la firma di Carlo Calenda). La ministra del turismo risulta coinvolta nel fallimento delle sue società e nello specifico indagata per truffa ai danni dell’Inps in seguito ad alcune casse integrazione durante il Covid rivelatesi fittizie. Il leader leghista è chiamato a rispondere delle sue dichiarazioni all’indomani della rielezione di Putin circa la legittimità del voto russo.

Oggi la commissione affari costituzionali della camera audirà alcuni presidenti di Regione sull’autonomia differenziata. Il voto sulla riforma in aula è calendarizzato per il 29 aprile: la Lega spera che si possa arrivare a una prima approvazione entro le europee. Al senato, sempre quest’oggi, riprende l’esame del premierato in commissione affari costituzionali. È previsto il voto dell’emendamento che prevede la modifica dell’articolo 92 della Costituzione e l’elezione diretta del presidente del consiglio.

Da registrare, infine, l’attacco di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, al direttore della Normale di Pisa Luigi Ambrosio, il quale ieri ha spiegato che la sua università non sta affatto boicottando Israele ma ha invitato a prestare attenzione al fatto che alcune sperimentazioni scientifiche possano essere usate anche in chiave militare da un paese belligerante. «La Normale si è avviata su un percorso di antisemitismo come quella di Torino», dice l’ex missino Gasparri