In Turchia il numero delle vittime ha superato le 20mila. Oltre alla potenza dei terremoti del 6 febbraio, la struttura precaria degli edifici ma anche il mancato intervento dello Stato peggiorano la situazione. Davanti a questo scenario la reazione del regime è la solita: minacce, censura e uso di strumenti antidemocratici. Il ministro del tesoro, Nureddin Nebati, il 7 febbraio ha parlato a Urfa: «Tutta la situazione è sotto controllo. L’unico problema sono le notizie false diffuse sui social media». Invece proprio grazie ai social il paese scopriva che numerose località devastate non erano ancora state raggiunte dai soccorsi. IL...