Kabul addio: se ne vanno tutti. Anche Hashmathullah, il mio interprete e compagno di viaggio, ha preso un volo degli americani per San Francisco. Su Facebook c’è la sua foto all’aereoporto con i suoi due figli. Hashmat, come si faceva chiamare, lo conosco dal 2001, allora aveva 18 anni e sul mio passaporto c’era ancora il visto dell’Emirato dei talebani. Nel maggio di quell’anno ero andato dal Pakistan in Afghanistan accompagnato da un’esortazione assai poco incoraggiante di un collega del giornale: “Cosa vai a fare lì, da quelle parti non accade mai nulla di rilevante per noi”. Ma il visto...