Nuova esplosione di violenze inter-etniche nel Darfur meridionale, stato del Sudan occidentale. Il bilancio di 47 morti, provvisorio, è stato confermato dal leader locale Mohamed Saleh, che parla di scontri fra membri della tribù Rizeigat e della sua tribù, i Fallata. Nel corso del fine settimana brutte notizie erano giunte anche dal vicino stato del Darfur occidentale, dove analoghi scontri avrebbero provocato 83 vittime.

Le nuove tensioni sono in parte legate alla firma dell’«accordo di pace», lo scorso ottobre, fra governo di Khartoum e diversi gruppi armati, che si sono impegnati a deporre le armi. Poco più di due settimane fa inoltre c’è stato il ritiro della «missione ibrida» dell’Unione africana e delle Nazioni unite nel Darfur (Unamid). Al centro delle crescenti ostilità inter-comunitarie l’accesso alla proprietà e all’acqua. Il conflitto nel Darfur esploso nel 2003. secondo i dati Onu ha prodotto circa 300 mila morti 2,5 milioni di sfollati.