«Vi chiamate realisti e date ad intendere che il mondo sia realmente costituito nel modo che appare a voi (…) Ecco laggiù una montagna! Ecco una nuvola! Ma cos’è poi “reale”? Tirate via da tutto questo, voi equilibrati, il fantasma degli ingredienti umani! Sì, se lo poteste!». Citando il celebre aforisma 57 della Gaia scienza, Reiner Schürmann dichiarava nella sua ultima opera, uscita postuma, Des hégémonies brisées, di voler prendere Nietzsche alla lettera: con la fantasia, anche il «reale» scomparirebbe per noi. Così, negli anni non certo tramontati del reaganismo, quando la filosofia analitica ingiungeva di dimenticare quel monito –...