Quando si evoca l’Apocalisse tutto diventa lecito. Francis Coppola, per dare un tono di particolare drammaticità all’evento, collocò l’Apocalisse nella giungla del Vietnam, ma senza nascondere che si trattava pur sempre di un episodio della strategia del neo-imperialismo americano nell’era della guerra fredda per tenere sotto controllo l’equilibrio fra i blocchi sul confine della Cina. I toni appunto «apocalittici», usati ampiamente per descrivere la notte dei fuochi di Parigi, il fanatismo, la barbarie, non possono far passare in secondo piano il contesto reale: la storia, la politica, i rapporti di forza fra gli attori in loco, nella regione e nel...