Quando il cadavere carbonizzato di Sylla Noumo viene rimosso dalla tenda e la bara posta all’interno di un mezzo funebre e poi portata all’esterno per esser condotta in obitorio, un centinaio di amici si raccoglie in silenzio ponendo le mani sopra al carro funebre quasi per accompagnarne l’addio. Un triste commiato, nell’infinita processione di salme di San Ferdinando. Sylla, dopo Moussa, Becky, Surawa, Marcus, Dominic, è la sesta vittima di questa ecatombe della Piana gioiese. Bruciato vivo in un rogo notturno nella «nuova» tendopoli, quella costruita con la controfirma dello Stato e degli enti locali. La tragedia di ieri è...