Sindaco Totò Martello, è preoccupato per quello che sta accadendo a Lampedusa?

In realtà nulla di nuovo, era tutto previsto. Tutti sapevano che gli sbarchi in massa sarebbero ripresi con l’arrivo del bel tempo e nessuno ha agito in prevenzione. Il problema è un altro.

Quale?

L’odio che personaggi di destra stanno seminando. Salvini continua con i suoi post insensati e violenti, che pensa gli servano solo a raccattare voti. Pubblica post con la mia immagine, dice che sono malato. Ma che linguaggio è? Così si esprime il leader di un partito che è anche senatore della Repubblica? Purtroppo a lui ora si è aggiunta Meloni. Non sa di cosa parla quando suggerisce il blocco navale.

La considera una boutade?

Solo propaganda. Facciamo il blocco, va bene. E quando le navi si ritroveranno davanti i barconi con migliaia di migranti che fanno? Gli dicono: ‘Tornate indietro’? Ma Meloni capisce che si tratta di persone disperate? E al loro rifiuto di fare dietro front le navi che fanno? Gli sparano? Affondano i barconi con donne e bambini? E se davanti al blocco le persone cadono in mare oppure per la disperazione imbarcano acqua? Che fanno con le persone che non annegano da sole, ci pensano loro a farle annegare? È ridicolo. Come Salvini anche Meloni sta seminando odio. Non lo dico per fare polemica, mi consta personalmente.

Sindaco, sta subendo minacce?

Di continuo. Subisco minacce, ingiurie. Sto raccogliendo tutti i post della gente che si scaglia contro di me, rivolgendomi improperi di ogni tipo: infame, idiota, coglione, buffone, immondizia. Ricevo minacce anche private

È gente di Lampedusa?

No, a Lampedusa sono rimasti in pochi a seguire Salvini e i suoi deliri. Si tratta di commenti di persone che non conoscono la realtà di Lampedusa, la frontiera d’Europa e che da sola si fa carico da decenni dei migranti mentre altri si voltano dall’altra parte.

Neppure lo Stato sente dalla sua parte?

No, assolutamente

Nessuno del governo l’ha chiamata in queste ore dopo la nuova ondata di sbarchi?

Domani ho un colloquio con la ministra Lamorgese e con il governatore della Sicilia Musumeci. Per il resto, nulla.

È sfiduciato?

Arrabbiato, perché lo Stato non affronta il fenomeno. Non l’ha mai fatto. È intervenuto solo per gestire l’emergenza come si sta facendo in questi giorni. Non c’è mai stata una strategia, una visione. Glielo assicuro.

Ce l’ha col governo Draghi?

Ce l’ho con tutti. Gli sbarchi in massa a Lampedusa sono cominciati trent’anni fa. Nel ’93 ero sindaco, come lo sono oggi. Da allora non è cambiato nulla. Lo Stato italiano non ha mai avuto una linea.

Non ne fa una questione di colore politico, insomma

Tutti i governi – di destra, di centro e di sinistra – hanno fallito. Nessuno ha saputo e voluto affrontare il fenomeno delle migrazioni con una strategia netta e poi confrontandosi o scontrandosi con l’Europa.

Quindi per lei l’Europa non ha colpe?

Certo che le ha, al 50 per cento. A Bruxelles non conoscono la realtà, hanno solo la percezione dell’emergenza. Questo soprattutto per colpa dell’Italia, io sono scandalizzato.

Da cosa?

È mai possibile che il Parlamento non abbia mai esaminato il Global compact for migration? È mai possibile che chi ci governa non lo conosca?

Perché tutto questo?

Per convenienze politiche. A nessuno conviene affrontare il tema migratorio, toglie voti probabilmente. Per cui ci troviamo in una situazione in cui c’è una destra che grida e che fomenta l’odio e c’è una sinistra che sta in silenzio.

Si riferisce al Pd?

È normale che il Pd non esprima un giudizio su quanto sta avvenendo in queste ore a Lampedusa e di fronte alle coste della Libia? È possibile che dal Pd, il mio partito, non arrivi una parola mentre il sindaco di Lampedusa è sotto assedio? Forse pensano che non parlare dei migranti serva a risalire nei sondaggi? Il loro silenzio non fa che lasciare campo alla destra che spara fandonie. Basta, serve serietà. Serve prendere decisioni una volta e per tutte, ma scelte serie e credibili. Salvini e Meloni si occupino di altro.