Ieri sulle pagine dei giornali internazionali è tornato prepotente il nome di Saif al-Islam Gheddafi, secondogenito del colonnello e suo delfino prima della deposizione, noto frequentatore dei salotti internazionali e faccia del riformismo libico che si palesò prima dell’attacco Nato del 2011. I rapporti pubblicati ieri riportano le parole dei suoi legali che ne riassumono in breve la caduta e ora la potenziale risalita nel panorama politico (ultra frammentato) libico. Saif fu catturato nel 2011 mentre tentava la fuga in Niger da un paese nel caos, e tenuto prigioniero a Zintan, area montuosa nell’ovest della Libia. In mezzo una condanna...