Cenk Sahin deve essere piuttosto superficiale, oltre che un calciatore con il meglio della carriera alle spalle. La maglia del St.Pauli, che da qualche ora l’ha licenziato in tronco dopo il post di supporto all’invasione dell’esercito turco in Siria, è un concentrato di storia, tolleranza, inclusione. Ideali che non conoscono strade per la la violenza, per l’oppressione. Invece traditi con il sostegno di Sahin alla vergogna turca, come tanti colleghi della nazionale che si sono esibiti davanti alle telecamere più volte con il saluto militare, in appoggio a Erdogan. IL CLUB TEDESCO è stato diretto, senza filtri, come Pep Guardiola...