Di sostanza ce ne è poca, ma nessuno ci sperava e nessuno se ne dispiace. Quel che conta, nell’incontro romano tra Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni, è solo l’operazione diplomatica: da quel punto di vista a palazzo Chigi si fregano le mani. Sarebbe così persino se le due presidenti avessero speso l’ora e un quarto di colloquio per chiacchierare di cinema e libri. Il gesto rilevante è la visita in sé: “Qualcuno se lo sarebbe aspettato a novembre?”, chiede retoricamente Raffaele Fitto, unico ministro presente all’incontro in quanto responsabile degli Affari europei ma soprattutto dell’attuazione del Pnrr, il...