Nel cimitero di Sainte Geneviève de Bois un angelo riverso a terra e con un braccio a coprire gli occhi colmi di lacrime custodisce la tomba dello scrittore Gajto Gazdanov. Il monumento fu collocato molti anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1971, per iniziativa del noto direttore d’orchestra Valerij Gergiev, anch’egli, come lo scrittore, di origine osseta. Gazdanov è uno scrittore unico nell’ampio spazio della letteratura russa del Novecento: aveva conosciuto fin dall’infanzia continue peregrinazioni – dalla natia Pietroburgo alla Siberia, alla regione di Tver’, a Poltava, a Char’kov – poi a sedici anni si arruolò, era il 1919,...