Il peschereccio era partito dalla Libia a luglio 2022 con 674 persone. Soccorse dalle autorità italiane, sono fatte sbarcare in diversi porti. 179 a Messina. Qui quattro egiziani vengono indicati come gli scafisti. Accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto i ragazzi, tra 18 e 24 anni, rischiano l’ergastolo. Ma gli avvocati Rosetta Carcione, Andrea Caristi, Eleonora Caruso e Francesco Cardaci ne dimostrano l’innocenza. Tutti assolti a dicembre scorso. Le motivazioni arriveranno entro due mesi, intanto si possono fare delle ipotesi. «Per la ricostruzione del fatto il giudice non aveva altri elementi oltre le sommarie informazioni rese da testimoni non intervenuti nel dibattimento. Sono stati sentiti solo tre migranti, su quasi 700, che hanno fornito dichiarazioni contrastanti», afferma l’avvocato Cardaci. È poi risultato chiaro che gli imputati non avevano partecipato alla preparazione del viaggio: a terra gli uomini armati erano libici. Alcuni di loro avrebbero guidato il peschereccio inizialmente, per poi dileguarsi. Solo a quel punto a bordo si sono organizzati per evitare il peggio in attesa dei soccorsi. Ai quattro è andata bene: in casi analoghi, dove è mancato l’impegno delle difese, l’esito è stato diverso.