La Cgil ha depositato ieri in Cassazione 1.036 scatoloni contenenti quattro milioni di firme raccolte in tutto il paese. Servono ad ottenere quattro referendum: due contro i licenziamenti illegittimi, uno contro la liberalizzazione dei contratti a termine (Jobs Act), un altro sulla sicurezza nel lavoro in appalto.

La redazione consiglia:
I quattro referendum Cgil contro licenziamenti, precarietà e appalti

OGGI INIZIA un’altra battaglia: la raccolta entro settembre delle 500 mila firme necessarie per ottenere il referendum contro l’autonomia differenziata. Il comitato promotore vede la partecipazione sempre della Cgil e della Uil insieme a 34 associazioni della società civile, tra le quali ci sono anche quelle che partecipano alla «Via Maestra». «La campagna per il prossimo anno è per 5 sì – ha detto il segretario della Cgil Landini – Fanno parte dello stesso progetto. In ballo c’è la libertà di esistere delle persone messa in discussione da precarietà, salari da fame, dal fatto che si muore sul lavoro, che sanità, studio e formazione sono diritti non garantiti a tutti. Sono aumentate le diseguaglianze. Il lavoro nei prossimi mesi è portare a votare 25 milioni di persone».

«LA LEGGE SULL’AUTONOMIA differenziata – sostiene il Comitato referendario – va abrogata perché spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, condannandola all’irrilevanza politica ed economica anche a livello europeo; aumenterà i divari territoriali; peggiorerà le già insopportabili disuguaglianze sociali a danno di tutta collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne; moltiplicherà la burocrazia, complicando la vita alle imprese».

ANCHE LA UIL ha chiesto una firma «per fermare una legge iniqua e sbagliata e per salvare l’indivisibilità dell’Italia; tutelare la sanità pubblica e universale; proteggere la scuola e l’unitarietà dell’insegnamento; difendere i contratti nazionali di lavoro». Landini ieri ha auspicato che la Uil partecipi alla non semplice lotta che si prepara per raggiungere il quorum. «Mi aspetto – ha detto – un appoggio dalla Uil che è tra i promotori di quello sull’autonomia differenziata, insieme a noi scioperò nel 2014 contro il Jobs Act e ha sempre dichiarato che la lotta contro la precarietà e contro le leggi sbagliate sono parte della sua azione».

A SOSTEGNO della campagna referendaria contro il progetto leghista di «secessione dei ricchi» ci sarà, tra gli altri, anche il Forum Diseguaglianze e Diversità (Forum DD) che ha presentato una ricerca sugli effetti di questa «riforma». «Toglierà il fondo di perequazione economica, aumenterà le disparità tra Sud e Nord e tra aree urbane e interne e dirà “chi ha di più ha più servizi, chi ha di meno si arrangi” – ha detto Andrea Morniroli, co-coordinatore del Forum – L’autonomia differenziata cristallizzerà gli squilibri in Italia – sostiene secondo i dati dei Conti pubblici territoriali (Cpt), il 70,7% della totalità della spesa del settore pubblico allargato in Italia continua ad essere concentrato nelle regioni del Centro-Nord, il 29,3% nel Mezzogiorno. Dai dati del Rapporto Ahead di Cittadinanzattiva, emerge che alcune regioni del Nord contano meno pediatri e medici rispetto alla media nazionale. La Lombardia pagherà di più i propri medici, il Piemonte più povero si potrebbe trovare a fronteggiare una carenza».

IL FRONTE della campagna referendaria è amplissimo. Landini sarà oggi al San Filippo Neri e poi a Ostia. I banchetti della Uil saranno in piazza Gimma a Roma. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni (Avs) al mercato di Testaccio alle 10.30. Giuseppe Conte (Cinque Stelle) alle 10 al mercato di Civitavecchia. +Europa organizza un banchetto in via Cavour a Roma. Matteo Renzi sarà giovedì a Napoli insieme al presidente della Campania Vincenzo De Luca. Elly Schlein (Pd) parte oggi da Perugia alle 9.