Il taglio dei circa 2500 «navigator» e il rilancio delle agenzie interinali stabilito ieri dal governo in coda alle trattative infinite sulla bozza della legge di bilancio segna il ridimensionamento del tentativo caotico e fallimentare di rilanciare i servizi pubblici per il reimpiego dei lavoratori poveri e l’«inclusione attiva» dei «poveri assoluti» prevista dal «reddito di cittadinanza agganciato alle «politiche attive del lavoro». Ai «navigator», stigmatizzati da un’opinione pubblica ostile per più di due anni, ostaggi delle decisioni improvvisate prese dal governo pentaleghista «Conte 1» e del conflitto con le regioni che hanno in mano i Centri per l’impiego e...