È iniziata all’alba di ieri l’invasione militare israeliana del campo profughi di Jenin, di nuovo brutale come avviene da anni. Il bilancio è di sette uccisi. Tra loro due ragazzini che tornavano da scuola, un insegnante e un chirurgo. Le immagini girate dagli abitanti da dietro i vetri delle finestre raccontano il raid: una lunga fila di mezzi militari lungo vie svuotate dopo i primi spari, bulldozer dell’esercito israeliano che spianano le strade e distruggono quello che si trovano davanti, colonne di fumo provocato dalle esplosioni e il suono sordo e ripetuto di colpi di arma da fuoco, quello dei...