Venerdì notte, due ore dopo la conclusione della cerimonia in onore dei tre soldati americani uccisi in Giordania, le forze militari Usa hanno colpito più di 85 obiettivi in Siria e Iraq. Il Comando Centrale degli Stati uniti (Centcom) ha confermato l’operazione, specificando l’utilizzo di numerosi aerei, tra cui bombardieri a lungo raggio, e affermato che le sue forze hanno colpito «centri di comando e di intelligence, depositi di droni, razzi e missili e strutture logistiche e di fornitura di munizioni» appartenenti alla Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana e a gruppi di milizie affiliate. Una...