Alessandro Magno nel 331 a. C., dopo aver percorso i circa cinquecento chilometri di deserto che separano Alessandria dall’oasi di Siwa, si recò da uno dei più importanti oracoli del mondo antico. Qui un aspetto particolare del dio egiziano Amon dalla testa di montone dispensava responsi ai pellegrini che, secondo la testimonianza degli storici romani Plinio e Solino, raccoglievano come souvenir pietre a forma di corno d’ariete, capaci di indurre sogni profetici ai dormienti. L’intento di Alessandro era di vedere legittimata la conquista dell’Egitto attraverso la proclamazione della sua discendenza divina dalla stessa bocca del dio. Il nume oracolare di...