«Grazie, e pronta guarigione ai colleghi feriti». Così la polizia di Berlino dopo l’uccisione a Milano di Anis Amri, 23 anni, tunisino, sospetto terrorista della strage al mercatino di Charlottenburg, celebra la fine dell’incubo natalizio costato 12 morti e 48 feriti. Ma il caso è tutt’altro che chiuso e l’allarme attentati per niente rientrato. Giovedì a Oberhausen nel Nordreno-Vestfalia (che si conferma tra i germinai della galassia salafita in Germania) la polizia ha arrestato due fratelli kosovari di 28 e 31 anni sospettati di compiere un attacco all’outlet Centro, immediatamente evacuato. Su Telegram spunta il video-selfie del giuramento di Amri...