Un incontro con l’Ufficio del procuratore che vaglia preliminarmente le possibili indagini della Corte penale internazionale (Cpi), con il deposito di una corposa Comunicazione (oltre 350 pagine) per segnalare l’ipotesi che dirigenti delle aziende armiere e funzionari pubblici responsabili delle licenze di esportazione siano complici nei presunti crimini di guerra commessi dalla Coalizione militare guidata da Arabia saudita e Emirati arabi uniti in Yemen. È QUESTA L’INIZIATIVA appena promossa dalla società civile internazionale, nel quinto anno del sanguinoso conflitto yemenita, e coordinata dal Centro europeo per i diritti costituzionali e umani (Ecchr) di Berlino. A sostegno dell’azione dei legali di...