Between the rain – Tra le piogge – indica il lungo periodo che intercorre fra una pioggia e un’altra. In quel tempo, «il fiume si secca e i vicini diventano nemici». In quello spazio non c’è posto per un ragazzo: bisogna essere uomini. Ma il giovane pastore Kolei non lo vuole ancora diventare. O almeno, non nel clima di violenza e odio che avvelena la sua tribù. Kolei fa disegni e gioca con il nipotino, guarda con preoccupazione il sentimento di vendetta che anima suo fratello, si muove impacciato fra i riti della sua iniziazione, fallisce la prova del coraggio, non desidera diventare un guerriero e mette in discussione il destino che altri hanno scelto per lui. Kolei nella sua lingua significa «colui che vive fra le capre» e il pastore è il mestiere a cui lo ha destinato la terra dove è nato. Kolei appartiene ai Turkana, tribù nomade dedita all’allevamento di bestiame, abitanti le zone di confine aride ed inospitali del Kenya nord-occidentale. I loro vicini sono i Samburu, nei cui territori più fertili Kolei vorrebbe pascolare le sue capre, ma correrebbe il rischio di essere ucciso. Il cambiamento climatico sta modificando le dinamiche di queste comunità ora più che mai. I periodi di siccità si presentano con più frequenza e severità, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza del bestiame. I Turkana, costretti a vivere in territori molto aspri ed isolati, sono storicamente coinvolti in aggressioni sanguinose e furti di bestiame nei confronti dei Samburu, con cui combattono fino alla morte. Assieme al cambiamento climatico, la presenza di povertà diffusa ed un surplus di armi e munizioni giunte dai belligeranti paesi di confine, hanno fomentato questi scontri violenti che minacciano il cuore della tradizione pastorale autoctona del Kenya nord-occidentale.

Between the rain è uno straordinario film-documentario che i registi Andrew H. Brown e Moses Thuranira hanno realizzato entrando in contatto con la comunità dei pastori Turkana-Ngaremara e seguendo per quattro anni la storia del giovane orfano Kolei. Il risultato è una narrazione intensa e immersiva, che coglie in profondità ed offre autenticamente il punto di vista di chi rischia la sua già difficile sopravvivenza a causa di un riscaldamento globale le cui cause stanno altrove. Il Dio di Kolei e della sua comunità è lo Spirito della Natura. Fra di loro e la Natura sussiste una relazione stretta e unica, che si esplicita nei riti e nelle tradizioni della loro cultura, impregnati di rispetto, riverenza e timore. È una Natura «adirata con l’uomo quella che attraversa la storia di Kolei, l’unica forza che può distruggerli, e ciononostante i Turkana non perdono la fiducia nella loro divinità: la osservano, le offrono sacrifici, le cantano, la interpellano senza sosta per sapere quando tornerà la pioggia. Secondo le organizzazioni umanitarie sono più di 23 milioni i pastori dell’Africa occidentale che soffrono a causa della siccità. Popolazioni come i Turkana, che esistono da 28 mila anni rischiano di scomparire nel giro del prossimo ventennio.

I segni di un siccità senza precedenti sono le spaccature della terra, la polvere secca che intasa l’aria e sferza i volti quando si alza il vento, le tante carcasse di bestiame sparse per i prati aridi, il fiume in secca ridotto a qualche misera pozza. La pioggia ritorna quando Kolei, sacrificando la sua capra preferita, salva il bestiame della tribù dalle iene e così trova il suo posto nella comunità.

Between the rain, premiato come miglior documentario al Tribeca Film Festival, verrà presentato in anteprima italiana il 3 novembre al Cinemazero di Pordenone. Rappresenterà l’apertura, della XVII edizione della rassegna di cinema e cultura Gli occhi dell’Africa, che si protrarrà fino al 20 dicembre. Lo spirito della manifestazione è sempre stato quello di presentare l’Africa attraverso lo sguardo di chi la vive e la racconta nelle sue infinite sfumature. Quest’anno, in collaborazione con Pordenone Docs Fest, si è deciso di puntare sul cinema documentario, accendendo i riflettori su alcune questioni chiave, come il cambiamento climatico e la mancanza di democrazia.