Non solo più Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), ma anche nuove strutture di trattenimento per le procedure accelerate di frontiera. Quelle dove i richiedenti asilo dei paesi ritenuti «sicuri» svolgono l’iter della domanda di protezione internazionale in stato di reclusione. Finora ne esiste solo uno a Modica, ma non funziona perché la Corte di giustizia Ue deve esprimersi sulla legittimità della norma alla base della privazione della libertà personale. Il ministro dell’Interno, intervenuto al Senato per il question time, ha poi sottolineato i risultati del governo sui rimpatri: al 15 maggio di quest’anno erano «già 1.779, in aumento rispetto ai 1.687 dello scorso anno». Ben 92 in più! Diminuiscono invece gli sbarchi, ripete Piantedosi. 18.550 quest’anno, 45.507 nello stesso periodo 2023 (governo Meloni), 15.004 nel 2022 (governo Draghi).