Tutta colpa di Ashraf Ghani e della sua fuga precipitosa dal Paese, il 15 agosto scorso, quando i Talebani sono entrati a Kabul. C’era un accordo per una transizione politica graduale, due settimane di tregua che avrebbero consentito un trasferimento di potere meno traumatico. Ma la fuga del presidente tecnocrate ha sparigliato le carte in tavola. E i Talebani si sono ritrovati con tutto il potere nelle mani, tutto insieme. Così racconta Zalmay Khalilzad, l’inviato speciale degli Usa nominato nel 2018 dall’allora presidente Donald Trump e artefice dell’accordo bilaterale firmato a Doha il 29 febbraio del 2020. IERI IL «FINANCIAL...