Anche nell’etere, lo scenario ci riporta alla Guerra Fredda. Poche ore dopo il blocco in Russia dei siti internet della Bbc, l’emittente pubblica britannica ha resuscitato al volo la sua storica corazzata a onde corte dei tempi che furono. L’ha annunciato ovviamente in maniera moderna, cinguettando su Twitter. Sulla propria pagina social, il Bbc World Service ha così fatto sapere che «per ascoltare gli aggiornamenti sulla guerra Russia-Ucraina», ci si poteva sintonizzare sui «15735 kHz» nell’orario «16:00-18:00 GMT+2» o sui «5875 kHz» a partire dalle 22 .

 

 

IN ALTRE PAROLE, CON UNA RADIO anche portatile a batterie in grado di captare le onde corte (che al contrario di quanto lascia supporre il nome possono coprire lunghe distanze), per quattro ore al giorno sono ricevibili dall’Ucraina fino alla Russia le notizie in inglese del servizio pubblico britannico. Quel tweet rivelava così la riattivazione di alcuni di quei numerosi e potenti trasmettitori a onde corte disseminati per il mondo che per ben 76 anni (fino al 2008) hanno consentito a Radio Londra prima e al Bbc World Service dopo di diffondere programmi nell’etere in tutto il mondo in oltre 40 lingue.

La scelta dei britannici segue l’attacco russo ai ripetitori radio e tv in Ucraina e al blocco dell’accesso in Russia ai siti web di Bbc, Voice of America, Radio Free Europe/Radio Liberty (emittente statunitense nata nel 1949 a Monaco di Baviera e in passato finanziata direttamente dalla Cia), della tedesca Deutsche Welle e di altri media stranieri.

Il servizio pubblico britannico, ai primi di marzo, aveva già chiarito la sete di informazione data dalla crisi: utenti del sito in lingua ucraina della Bbc più che raddoppiati nell’ultima settimana di febbraio rispetto all’anno prima, con 3,9 milioni di visitatori. Ora, nonostante la censura su internet dei governi sia aggirabile attraverso l’uso di tecniche quali le Vpn (Virtual private network) che cambiano l’indirizzo ip e anche la “nazionalità” dell’utente o il ricorso al deep web (quello sommerso), sul quale la stessa Bbc già dal 2019 ha il suo sito Onion raggiungibile tramite appositi browser di navigazione, la vecchia radio resta a quanto pare il canale più immediato.

PRIMA DI VENIRE SOPPIANTATE dalle nuove tecnologie (internet e satellite in primis), le trasmissioni ad onde corte (e medie) sono state utilizzate per decenni dai governi per inviare liberamente segnali nell’etere travalicando confini, censure, carenza o compromissione delle infrastrutture nazionali. Diventando però anche il bersaglio della guerra elettronica, attraverso il jamming: disturbare una trasmissione radio con altri segnali sparati sulla stessa frequenza. Una tecnica sistematicamente usata almeno fino al 1988 dall’Unione sovietica per cercare di rendere incomprensibili le trasmissioni per l’estero delle grandi radio internazionali occidentali.

Ancora nel 2018, un rapporto di Human Right Watch ha denunciato l’uso di questa tecnica in Etiopia per cercare di impedire l’ascolto dei segnali radio inviati dall’estero dagli esuli o delle grandi emittenti straniere. Staremo a vedere se la riattivazione delle onde corte della Bbc in direzione dell’Ucraina, riporterà la Russia ad accendere anche i suoi trasmettitori impiegati a suo tempo per il jamming.

Errata Corrige

Gli aggiornamenti sull’invasione russa dell’Ucraina viaggiano nell’etere come ai tempi della Guerra fredda