Per comprendere l’evoluzione delle recenti trasformazioni urbane di Parma è forse sufficiente percorrere i cinquanta metri che, nel cuore della città storica, separano Piazzale della Pilotta da Piazza della Ghiaia. Pochi passi che permettono di inquadrare, una accanto all’altra, le espressioni di un’illuminata etica della cosa pubblica, probabilmente smarrita, l’arroganza miope degli anni del “fare” berlusconiano, la paralisi cerebrale dell’oggi. Ovvero, la rappresentazione delle diverse fasi di una crisi che a Parma ha avuto origini di carattere culturale, assai prima che di natura economica. C’era una volta la piazza Piazzale della Pilotta è il grande squarcio lasciato dalla guerra davanti...