Pace for Peace – a ritmo di pace unisce in un abbraccio diciotto artisti del balletto per un gala internazionale a sostegno dell’Ucraina. In scena al TAM Teatro Arcimboldi di Milano il 7 aprile, il gala è un simbolo di coesione e azione del mondo della danza contro la guerra con ballerini ucraini, russi, europei.

Jacopo Tissi, étoile italiana del Bolshoi, uno dei primi a lasciare Mosca a inizio marzo, di cui è appena stato annunciato il ritorno alla Scala dalla prossima stagione come Primo ballerino ospite, al gala danzerà Le Spectre de la Rose di Fokine accanto alla russa Liudmila Konovalova, prima ballerina del Wiener Staatsballett: “Sono felice di partecipare con tanti amici e colleghi a questa serata che porta un messaggio universale di armonia e un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno”.

Due assi dell’interpretazione come Johan Kobborg e Alina Cojocaru, commentano: “Come danzatori ci si sente spesso ininfluenti su ciò che accade nel mondo, un gala come questo è un modo per fare qualcosa di utile”. Hanno scelto di danzare il dolente No Man’s Land di Liam Scarlett, un pezzo sul dolore e la perdita che esprime i sentimenti di oggi.

TRA GLI ARTISTI in scena Eugenia Korshunova e Anastasia Gurskaya, rispettivamente solista e prima ballerina dell’Opera Nazionale Ucraina di Kiev, entrambe fuggite dal loro paese pochi giorni dopo l’invasione da parte della Russia. Anastasia: “tutti gli artisti ucraini sono stupiti di fronte al sostegno internazionale che stiamo avendo”, le fa eco Eugenia, un marito rimasto in Ucraina, come tutti gli altri uomini tra i 18 e i 60 anni “un patriota” lo definisce con orgoglio: “da quando me ne sono andata, non mi sono mai sentita sola, come se mi avessero preso per mano. Spero però di tornare presto nel mio paese”.

IL GALA, organizzato da Tam e Alveare Produzioni con il patrocinio del Comune di Milano, la collaborazione dell’Accademia Ucraina di Balletto, di Daniele Cipriani, la programmazione artistica di Antonio Gnecchi Ruscone, si apre con The Forest Song, un balletto esemplare della cultura ucraina, coreografia di Vakhtang Vronsky.

Tra i pezzi più famosi in scaletta La morte del cigno di Fokine con Maria Yakovleva, russa di San Pietroburgo, first soloist al Wiener Staatsballet, contrapposto al cigno maschile di The Swan con lo spagnolo Sergio Bernal. Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko danzano l’Adagietto di Mahler di John Neumeier, ma ci saranno anche passi a due da Le Corsaire, Raymonda, Giselle e un estratto da MC 14/22 di Angelin Preljocaj. A completare il cast oltre agli ucraini Stanislav Olshansky e Aleksei Tiuttiunnik, Sasha Riva, Simone Repele, Simon Ripert, Leonardo Cremaschi, Alexei Popov, Peter Docevski.

L’incasso della serata sarà devoluto al Fondo #MilanoAiutaUcraiana, promosso dal Comune di Milano insieme a Fondazione di Comunità Milano e alla Croce Rossa Italiana in parte destinato ai profughi sul territorio in parte verso l’Ucraina.

Una parte della platea è riservata ai rifugiati ucraini con posti gratuiti, gli altri biglietti vanno da 35 a 100 euro. Info: www.teatroarcimboldi.it