I Smacco, schiaffo in faccia, vergogna, pessimo pesce d’aprile, grottesco: la presidenza russa del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – subentrata ieri al Mozambico in base al principio di rotazione mensile fra i dodici paesi membri, compresi i cinque permanenti – ha attirato comprensibili reazioni di rabbia. In particolar modo da parte ucraina: «È un duro promemoria del fatto che c’è qualcosa di sbagliato nel funzionamento dell’architettura della sicurezza internazionale», ha commentato il ministero degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba. «Il paese che sistematicamente viola tutte le regole fondamentali della sicurezza internazionale presiede un organismo la cui unica missione è salvaguardare e proteggere la sicurezza internazionale». La presidenza russa «è uno schiaffo in faccia alla comunità internazionale. Esorto gli altri attuali membri del Consiglio di Sicurezza a contrastare ogni tentativo della Russia di abusare della sua presidenza», ha aggiunto su Twitter Kuleba lanciando l’hashtag #InsecurityCouncil – consiglio di insicurezza. Oltre all’indignazione, il timore è che la Federazione possa sfruttare il proprio mese alla guida del Consiglio per diffondere la propria narrativa sull’aggressione dell’Ucraina.
Per amara ironia della sorte, l’ultima volta che la Russia aveva presieduto il Consiglio era il febbraio del 2022, proprio il mese in cui è iniziata quella che il presidente Putin non ha mai smesso di definire «operazione militare speciale».

IL RAPPRESENTANTE permanente di Kiev alle Nazioni unite, Sergiy Kyslytsya, ha osservato che il «grado di assurdità ha appena raggiunto un nuovo livello», mentre un portavoce della missione statunitense all’Onu ha dichiarato alla Cnn che un «Paese in flagrante violazione della Carta delle Nazioni unite, che ha invaso il suo vicino più piccolo, non dovrebbe avere un posto nel Consiglio di sicurezza. Sfortunatamente la Russia è un membro permanente e non esiste una strada legale che possa cambiare questa realtà».

E PROPRIO mentre la Russia inaugurava la sua presidenza il ministro della Difesa di Mosca Sergei Shoigu , in visita al quartier generale delle truppe russe e alla presenza dei più alti ufficiali dell’esercito – compreso il capo di stato maggiore Valery Gerasimov – ha promesso un aumento delle munizioni che verranno inviate alle truppe al fronte.
Yevgeny Progozhin, a capo della brigata di mercenari Wagner, aveva ripetutamente criticato Shoigu nel corso dell’ultimo mese proprio per la presunta scarsità di munizioni fatte pervenire alle prime linee. Ma ora, afferma il ministro in un video dell’incontro pubblicato sul sito della Difesa, «il volume dei rifornimenti delle munizioni più richieste è stato stabilito. Sono state prese le misure necessarie per incrementarlo».

CHE LA GUERRA sia destinata a protrarsi a sungo viene ribadito dal capo di Stato maggiore degli Stati uniti, il generale Mark Milley: «Zelensky ha pubblicamente affermato tante volte che l’obiettivo ucraino è di cacciare ogni singolo russo dalle regioni occupate dell’Ucraina. Non credo sia possibile che questo venga fatto in tempi brevi, entro quest’anno».
Nel paese invaso, riporta il Kyiv Independent, sono cinque le persone morte fra venerdì e sabato, compreso un bambino.