Qualcuno la descrive come la nuova «normalizzazione» in Medio oriente, questa volta tra gli islamisti arabo israeliani – palestinesi con cittadinanza israeliana – e il premier Netanyahu e il suo partito di destra, il Likud. Mansour Abbas, il parlamentare che l’ha avviata, invece parla di «semplice dialogo» con il capo del governo per risolvere i problemi che affliggono la minoranza araba, circa due milioni di abitanti (il 20% dello Stato ebraico). Per il momento è certo solo che i contatti ravvicinati avvenuti tra Abbas e Netanyahu stanno scuotendo le fondamenta della Lista unita araba, di cui fa parte Raam il...