A quattro mesi dalle elezioni europee, l’Eurozona è sulla rotta del Titanic e i tempi per un cambio di direzione appaiono strettissimi. «L’ultima occasione utile è la presidenza italiana dell’Unione europea, nel secondo semestre del 2014. Ma prima ci sarà l’ondata populista anti-europea che travolgerà il Parlamento di Bruxelles eletto nella prossima primavera», sostiene Stefano Fassina, fino a poche settimane fa nella cabina di comando del Titanic di casa nostra, nel ruolo di viceministro dell’Economia. Un anno e mezzo fa, per l’Europa sembrava si potesse aprire una fase diversa: la vittoria di Hollande in Francia, le critiche dei socialdemocratici tedeschi...