Continuano gli emendamenti tesi a peggiorare ulteriormente il meccanismo del «reddito» e a restringerne la platea dei potenziali beneficiari. Dalila Nesci (M5S) ed Elena Murelli (Lega) ne hanno presentato uno in commissione lavoro e affari sociali della Camera presto ribattezzato «anti-Spada». Obiettivo: sospendere il sussidio in caso di condanne per reati di tipo mafioso o terroristico, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, attentato contro organi costituzionali o assemblee regionali. Il decreto già prevedeva la sospensione ai soggetti condannati per questi reati in terzo grado, l’emendamento vuole che scatti al primo. Nonostante il principio della presunzione di non colpevolezza:...