L’ambasciatore della Francia se ne vada. Ma solo quello della Francia. Ennesimo colpo di scena nell’atmosfera sospesa, alla Aspettando Godot (come scrive da Niamey il missionario italiano Mauro Armanino), che caratterizza la vita ordinariamente dura dei nigerini da un mese. Da quando, il 26 luglio scorso, un putsch ha deposto il presidente Mohamed Bazoum e si è insediato il Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), nominando anche un governo. Scadono stasera, le 48 ore concesse dai militari nigerini all’ambasciatore francese Sylvain Itté per lasciare il paese. Nella lettera inviata al Quay d’Orsay, il ritiro delle credenziali è motivato...