«Pensavo che tutti quei territori riconquistati e i soldati russi in fuga significavano che la guerra stava per finire» dice Alina, una signora di circa sessant’anni, in Piazza della libertà, di fronte al famoso palazzo dell’amministrazione regionale di Kharkiv danneggiato dai bombardamenti. «Invece no, ora ne arriveranno altri». Alina scoppia a piangere, dice che non vuole tornare a dormire nella metro, che non ce la fa più. CHISSÀ QUANTI UCRAINI come lei credevano che stesse per finire e sono stati costretti a ricredersi. Per le strade della seconda città d’Ucraina il clima non è lo stesso del giorno prima. I...