È stato un uomo delle Istituzioni del Novecento e un socialista lombardiano severo, sebbene meno incline al riformismo rivoluzionario di Riccardo Lombardi. Con il manifesto aveva un rapporto “paternalistico”, mentre con Parlato e Galapagos intercorreva ogni tanto un austero scambio epistolare; poche parole, mai una parola in più del necessario. In realtà, tutte le comunicazioni del Cavaliere del Lavoro Nerio Nesi, era molto orgoglioso di questa onorificenza, erano essenziali; un bel problema per chi lavorava con lui. Questo stile comunicativo era, probabilmente, figlio della sua laurea in giurisprudenza e della sua idea delle istituzioni che non dovevano mai precipitare nella...