Lo scorso anno l’India ha festeggiato settant’anni di indipendenza dall’ex impero britannico, occasione per stilare un bilancio sommario di quanto raggiunto in sette decenni di esercizio democratico applicato al secondo paese più popoloso del mondo. Molto è stato fatto, coraggiosamente imboccando il sentiero fino a quel momento inesplorato, di governare un territorio - uscito esausto dall’esperienza coloniale e devastato dagli orrori della Partizione - applicando il sistema «meno peggiore» a disposizione: la democrazia parlamentare. Ma in India, come e forse più che nel resto del subcontinente indiano, l’alternanza democratica sia al governo federale sia, soprattutto, nella classe dirigente del paese,...
Internazionale
Nehru-Gandhi, la fucina privilegiata dei premier
India. Espressione del sistema castale ancora radicato nella società indiana contemporanea, la maggior parte dei parlamentari «dinastici» è di casta alta