Robert Mueller, il procuratore speciale che indaga sulle interferenze della Russia nelle elezioni presidenziali del 2016, ha accusato tredici cittadini e tre organizzazioni russe di utilizzare illegalmente piattaforme di social media per seminare discordia politica, incluse azioni che hanno sostenuto la candidatura presidenziale di Donald Trump a scapito dell’avversaria democratica, Hillary Clinton.

QUESTA È LA PRIMA ACCUSA di Mueller per interferenza nelle elezioni presidenziali del 2016, il principale filone di indagine del Russiagate. In un atto di 37 pagine depositato presso la Corte distrettuale degli Stati uniti, Mueller ha dichiarato che i tredici individui hanno cospirato sin dal 2014 per violare le leggi che vietano agli stranieri di investire economicamente per influenzare le elezioni Usa e li accusa di essersi spacciati per cittadini americani, principalmente tramite furto di identità. Tutti sono stati accusati di cospirazione per frodare gli Stati uniti; tre sono stati anche accusati di frodi bancarie e cinque di furto di identità aggravato.

LA NOTIZIA arriva poche ore dopo che più di una fonte aveva fatto sapere al New York Times che Rick Gates, funzionario di spicco della campagna presidenziale di Trump, stava finalizzando un patteggiamento con Mueller. Questo è un segno che Gates è pronto a diventare il terzo collaboratore conosciuto nell’indagine sul Russiagate, dopo l’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump Michael Flynn e George Papadopoulos, già consulente di Trump per la politica estera durante le presidenziali.

Intanto le agenzie di intelligence hanno convocato i funzionari elettorali di tutti gli Stati americani per illustrare le minacce provenienti da generici «avversari stranieri» in vista delle elezioni di midterm del novembre 2018.