Mercoledì sera la vicepresidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha annunciato la morte del presidente John Magufuli: «Abbiamo perso il nostro coraggioso leader». Dopo oltre due settimane di assenza e voci che lo davano in un ospedale in India (o in Germania) per curarsi dal covid e mentre altri lo davano già morto da giorni è arrivata la notizia. Ufficialmente la morte è dovuta ad arresto cardiaco, dopo un infarto che lo avrebbe colpito il 9 marzo.

 

John Magufuli nel luglio scorso al congresso del Chama Cha Mapinduzi (in swahili Partito della Rivoluzione), il partito al potere (Ap)

 

61 anni, eletto presidente nel 2015 e riconfermato nel 2020, a livello internazionale Magufuli era conosciuto tanto per la sua politica anti-corruzione e la leadership populista (il suo mantra era «hapa kazi tu» – il lavoro è il mio unico obiettivo in swahili) quanto per le sue posizioni radicali contro gay e diritti delle donne. Ma nell’ultimo anno si era distinto per il suo negazionismo sul coronavirus: era convinto che il Covid fosse un bluff e per dimostrarlo aveva fatto fare analizzare frutti e animali che sarebbero risultati positivi.

LA TANZANIA ERA SECONDO LUI covid-free. Ha smesso di fornire i dati sui contagi e ha rifiutato i vaccini del programma internazionale Covax. Per combattere la pandemia aveva fatto molto leva sull’aspetto religioso, sulla necessità di pregare, ma le principali chiese non lo hanno seguito. Il vescovo di Mbeya, Gervas Nyaisonga, a febbraio aveva dichiarato: «È importante che ciascuno di noi accetti la realtà del Covid-19 e viva secondo le indicazioni degli esperti». Il segretario della Conferenza episcopale della Tanzania, Charles Kitima, aveva denunciato un costante aumento dei funerali: «Eravamo abituati ad averne uno o due a settimana nelle parrocchie urbane, ma ora abbiamo messe quotidiane. Inoltre, in due mesi, più di 25 sacerdoti e 60 suore, infermiere cattoliche e medici, sono morti per problemi respiratori. Mai successa prima in un così breve lasso di tempo. Qualcosa non va ».

DICHIARAZIONI ALLARMISTICHE per il governo di Dar Es Salaam. Il problema della mancanza di dati ufficiali aveva reso impossibile un confronto informato. Le autorità della Tanzania non aggiornano i dati Covid-19 da inizio di maggio: l’ultimo numero di casi confermati è fermo a 509 e le vittime accertate 21. Eppure secondo le testimonianze di parenti di persone decedute nei centri sanitari sono presenti report che enumerano i Mazishi ya Covid-19 (sepolture per covid).

Magufuli è il secondo presidente africano a morire per “sospetto” covid negli ultimi mesi. Lo scorso giugno era deceduto il presidente del Burundi Pierre Nkurunziza, anche lui ufficialmente per arresto cardiaco. Ufficialmente di covid invece è morto lo scorso dicembre in un ospedale sudafricano Ambrose Mandvulo Dlamini, primo ministro di Eswatini (Swaziland).

 

Samia Suluhu Hassan durante un comizio (Ap)

 

Come previsto dalla Costituzione Samia Suluhu Hassan (attuale vicepresidente) sarà nominata presidente. La prima donna nella storia della Tanzania.