Moria brucia ancora. Questo indescrivibile orrore nel cuore dell’Europa, era stato denunciato fin dalla sua fondazione nel 2015 da decine di rapporti di ONG e di movimenti: quasi 20.000 esseri umani a febbraio e 13.000 al momento dell’incendio parcheggiati in una prigione di fango, spazzatura e violenza, filo spinato. Moria è il non-luogo programmato, dove coloro cui la fuga dalle più diverse provenienze ha già sottratto tutto, viene derubato anche il diritto fondamentale ad un asilo nella dignità, e la possibilità delle condizioni minime del vivere quotidiano, dormire, mangiare, comunicare. 4.000 bambini senza l’accesso alle cure essenziali e all’educazione: bimbi...