La crisi dei migranti in corso alla frontiera tra Polonia e Bielorussia ha avuto l’effetto di aprire l’ennesima crepa nell’Unione europea. Scartata fino ieri con determinazione dalla Commissione Ue, l’ipotesi di finanziare nuove barriere ai confini esterni dell’Unione utilizzando il bilancio europeo sta prendendo sempre più consistenza, con il rischio adesso di creare uno scontro tra Consiglio e Commissione. Ad aprire all’utilizzo di fondi europei – come richiesto qualche settimana fa da 12 Stati membri – è stato proprio il presidente del Consiglio Ue, il belga Charles Michel, per il quale è «legalmente possibile finanziare infrastrutture alle frontiere». Michel ha...