Milano, i rider protestano alla Casaleggio: «Di Maio, vogliamo il riconoscimento dei nostri diritti»
Gig economy Blitz di Deliverance Milano, Deliveroo Strike Raiders e Punto di Svolta. Consegnata una lettera al vicepremier dei Cinque Stelle e ministro del lavoro che aveva promesso di tutelare i ciclofattorini considerati il "simbolo della precarietà"
Gig economy Blitz di Deliverance Milano, Deliveroo Strike Raiders e Punto di Svolta. Consegnata una lettera al vicepremier dei Cinque Stelle e ministro del lavoro che aveva promesso di tutelare i ciclofattorini considerati il "simbolo della precarietà"
Deliverance Milano, Deliveroo Strike Raiders e Punto di Svolta, i rider delle consegne a domicilio via piattaforma digitale, hanno realizzato ieri un blitz di protesta nella sede milanese della Casaleggio Associati. All’azienda è stato recapitato un messaggio per il ministro del lavoro e «capo» del movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che si era impegnato a tutelare i diritti dei rider. Impegno, ormai, perso nella notte dei tempi.
«Vogliamo una legge per il riconoscimento della subordinazione – hanno spiegato i tre gruppi – e una serie di punti inderogabili che dovevano essere inseriti in qualsiasi provvedimento per disciplinare il settore, un contratto o un accordo. Finora non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Non abbiamo mai creduto alle sue facili promesse calate dall’alto. Al vostro pressappochismo metodologico. La vostra democrazia autoritaria e la vostra tecnologia chiusa non ci interessano. La tecnologia non deve essere uno strumento solamente nelle mani di pochi proprietari a danno di molti utenti, non deve veicolare controllo, manipolazione dell’informazione e #sfruttamento, al solo scopo di creare consenso per calmierare ogni forma di conflitto e dissenso sociale attraverso la precarietà, l’atomizzazione e la repressione».
*** Il video del blitz
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