Ben lontani dalla retorica, lessicale e tematica, in un contesto paesaggistico ricco di storia e di passato (i giardini e le sale del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – “Sarcofago degli sposi” compreso) 13 esseri umani di età, provenienza geografica, sesso diversi, raccontano come libri umani la loro storia di migrazione e di integrazione. Tutto ciò che si è sentito fino ad ora, alla tv o sui giornali, tutto sparisce. Il rapporto è uno a uno, in mezzo un metro statico di distanziamento. Due sedie, due persone, un libro e un lettore, un narratore e un ascoltatore. L’italiano la...