Lo sceriffo della contea di Bexar (Texas), Javier Salazar, ha aperto un’indagine sull’iniziativa del governatore della Florida Ron DeSantis di caricare 48 migranti, per lo più venezuelani, che si trovavano a San Antonio su due aerei privati, per spedirli a Martha’s Vineyard, località turistica elitaria e di aperte simpatie democratiche in Massachusetts.

Salazar è intervenuto perché i voli sono decollati dalla sua città e, secondo lo sceriffo, tutta l’operazione è stata un atto di propaganda politica a scapito dei migranti. Al momento Salazar non ha detto quali leggi potrebbero essere state violate con questa mossa, gli investigatori hanno parlato solo con avvocati che rappresentano alcuni dei migranti e finora non hanno nominato alcun potenziale sospetto che potrebbe essere accusato.

Durante la conferenza stampa dello sceriffo, DeSantis è stato un convitato di pietra, mai menzionato direttamente: «I migranti sono stati lasciati a badare a se stessi – ha detto Salazar – dopo essere stati attirati a Martha’s Vineyard con la falsa promessa di trovare lavoro».

L’ufficio di DeSantis ha risposto con una dichiarazione in cui afferma che ai migranti erano state date più opzioni e che alla fine sono partiti volentieri, così ora hanno l’opportunità di «cercare pascoli più verdi in uno Stato santuario che offrirà loro maggiori risorse».

In realtà, come è stato appurato, i migranti venezuelani credevano di andare a Boston per formalizzare la richiesta di asilo, e non in una località di villeggiatura esclusiva stile Capalbio. Alcuni politici democratici, tra cui il governatore della California Gavin Newsom e il deputato Joaquin Castro, il cui distretto comprende San Antonio, hanno esortato il Dipartimento di Giustizia a indagare sull’iniziativa di DeSantis

Aprire un’indagine federale potrebbe, però, essere un’impresa complicata: non è chiaro se qualcuno dei migranti sia salito a bordo di autobus o aerei controvoglia, o se ci sia stata una violazione di diritti civili.

I diritti dei richiedenti asilo che arrivano negli Stati uniti sono limitati, perché non sono cittadini: la costituzione statunitense, tuttavia, li protegge da «discriminazioni basate sulla razza o sulla nazione di origine» e da un trattamento improprio da parte del governo. Tutto questo si verifica in un anno che ha visto un numero record di arresti di migranti al confine tra Stati uniti e Messico e con ben 750 persone, un altro numero record, morte lungo la strada.