Il viaggio senza sosta di Marichuy, iniziato a metà novembre alla ricerca delle firme necessarie per rendere reale la sua candidatura a presidentessa del Messico, si è fermato solo a inizio gennaio. Una pausa solo «spaziale» perché i giorni a Città del Messico sono serviti per riunioni di verifica, valutazione e coordinamento tra i delegati del «Congreso Nacional Indigena», la società civile e gli intellettuali che supportano il percorso. Tra una riunione e l’altra Marichuy ha dialogato con la stampa nazionale e internazionale. Sono quasi un milione le firme necessarie per rendere reale e «sostanziale» una candidatura fuori dai partiti; si...