Enrico (Chico) Forti, l’imprenditore da 24 anni detenuto in Florida, è rientrato in Italia ieri mattina: all’aeroporto militare di Pratica di Mare ad attenderlo c’era la presidente del consiglio Meloni.

Il ministro degli Esteri, Tajani, con la premier, ne hanno fatto una questione di orgoglio nazionale e la prova dell’efficacia della diplomazia del governo. Tajani ha anche aggiunto: «Questi sono i risultati quando si lavora in silenzio senza polemiche», chiaro riferimento al caso Salis e anche un tentativo di scaricare gli insuccessi sulla famiglia dell’italiana. «Il rientro di Forti è una buona notizia – commenta Antigone -. Sarà trasferito nel carcere di Verona dove continuerà a scontare la pena (ma potrebbe ottenere la libertà condizionale, ndr). Ci auguriamo che Meloni dimostri la stessa attenzione a tutte le persone detenute».

E ancora: «Il carcere di Verona, era emerso nell’ultima visita del nostro osservatorio, è in una condizione critica essendo tra i dieci istituti più sovraffollati in Italia. È stato dimora di un alto numero di suicidi e obiettivo di una serie di azioni di protesta e rivendicazione di una maggiore umanità».

Antigone chiede di ritirare il provvedimento sulle rivolte penitenziarie «volto solo a rendere il carcere maggiormente afflittivo e togliere alle persone detenute ogni possibilità di manifestare in maniera pacifica e non violenta». Si è fatta sentire ieri anche la conferenza nazionale dei Garanti territoriali: «Sono trascorsi due mesi dall’appello del presidente Mattarella sui suicidi in carcere ma resta l’indifferenza della politica rispetto alle sofferenze dei detenuti».

Il garante campano, Samuele Ciambriello, ha esposto alcuni dati: i detenuti in regione, al 23 aprile 2024, risultano 7.573 su 5.645 posti. La Campania è seconda per sovraffollamento, la prima è la Lombardia con 8.944 reclusi su 5.827 posti.

Don Tonino Palmese, garante comunale di Napoli, ha elencato i dati relativi al carcere di Poggioreale (2.067 detenuti e capienza di 1.358 con l’indice di sovraffollamento di 152,21%): «Troppi detenuti tossicodipendenti e malati di mente a Poggioreale. Occorrono progetti di inclusione, professionisti che curino malattie mentali, occorre un’equipe multidisciplinare».