«Alcune persone avevano i segni di ferri incandescenti applicati sulla pelle, altre cicatrici da colpi di arma da fuoco e ustioni di vario tipo. In genere questi problemi emergono dopo, ma stavolta in tanti, appena scesi sul molo, ci hanno raccontato di aver subito violenze e torture». Nicolò Binello ha visitato insieme ai colleghi di Medici senza frontiere i migranti arrivati ieri mattina a Lampedusa su un grande barcone che trasportava 539 persone. Bangladesh, Marocco e Siria le nazionalità prevalenti. E poi: Yemen, Eritrea, Palestina, Nigeria, Ghana, Algeria. Una piccola torre di babele di lingue e provenienze riunite sulle coste...