Il senatore Simone Pillon arriva nelle Marche e ad attenderlo troverà una contestazione. L’appuntamento con l’esponente leghista, alfiere dell’area fondamentalista cattolica del partito, è per venerdì sera a Civitanova per un incontro organizzato dal Comune e intitolato «La famiglia al centro della ripresa valoriale», di cui tra l’altro Pillon sarà relatore unico.

La risposta marchigiana, comunque, si annuncia piuttosto imponente. L’appello a respingere il senatore lanciato dalla Rete Antifascista Civitanovese sta raccogliendo tantissime adesioni da tutta la regione: il ritrovo sarà alle 21 in piazza XX Settembre e diverse realtà hanno già fatto sapere che ci saranno. Si va dalla locale Officina Popolare Jolly Roger a Non una di meno Macerata, dal collettivo Nate intere di Ancona al coordinamento regionale 194 Senza Obiezione, fino al Comitato Se Non Ora Quando di Ancona, all’Osservatorio di Genere di Macerata e alle Sisters on the block di Fano. Altri collettivi stanno aderendo ancora in queste ore e la contestazione a Pillon si annuncia imponente.

L’amministrazione comunale di Civitanova (di centrodestra) da giorni ormai inoltra comunicati che lasciano trasparire grande attesa per l’incontro con Simone Pillon, con toni tra l’entusiasta e il provocatorio. E il senatore, dal canto suo, appare lusingato: «A pochi giorni dalla fine del Congresso di Verona, questa sarà un’occasione preziosa per continuare a parlare della bellezza straordinaria della famiglia e della necessità di politiche volte a incentivare la natalità per superare la grave crisi demografica dell’ultimo decennio e mettere gli italiani nella condizione di fare figli».

La Rete Antifascista Civitanovese scenderà in piazza per far capire che c’è una città che dice no a Pillon e al suo integralismo, in un seguito ideale del corteo transfemminista andato in scena lo scorso weekend e che ha riempito le strade di Verona.

«Firmatario del Ddl che porta il suo nome – si legge nella convocazione della manifestazione -, Pillon è il portavoce di quell’integralismo cattolico che vorrebbe cancellare i diritti conquistati dalle donne dopo decenni di durissime battaglie e imporre una visione unica della vita, che ci riporterebbe ai periodi più oscurantisti del nostro paese, reintroducendo una concezione della società non differente dagli integralismi religiosi che purtroppo producono violenza , sottomissione e discriminazioni in tutto il mondo».